Unicredit Services: comunicato esito assemblea procurement

PROCUREMENT 3.0

(Esito ASSEMBLEA)

Dopo la presentazione della riorganizzazione del 01/06/2018, i colleghi del Procurement hanno chiesto alle scriventi OO.SS un’assemblea per discutere dei numerosi problemi che sussistono in quest’ambito.

Durante l’assemblea sono emersi alcuni aspetti molto rilevanti e preoccupanti:

Riorganizzazione: annunciata a soli 12 mesi dalla precedente, nel giro di pochi giorni ha subito ulteriori modifiche. Non sono state identificate al momento, le persone alle quali verranno affidate i nuovi ruoli di responsabilità. Sarebbe grave non valorizzare le professionalità attualmente esistenti, inserendo figure prevalentemente legate al nuovo management senza esperienza sull’attività di Procurement, è’ previsto che vi siano figure di supporto ai responsabili (Deputy), senza il dovuto riconoscimento professionale.

Cuore della riorganizzazione è la presunta razionalizzazione dell’attuali aree che comporterà un aggravio di responsabilità per i Buyer, i quali dovranno ampliare il perimetro di competenza, con il solo strumento dell’auto formazione sui nuovi settori merceologici.

Le/i lavoratrici/tori sono preoccupati per l’interscambiabilità dei Buyer che potranno cambiare categoria merceologica all’occorrenza. Siamo di fronte a un paradosso in quanto il Buyer per fare al meglio il proprio lavoro, deve necessariamente specializzarsi su un categoria merceologica, sviluppando una conoscenza profonda del prodotto, del fornitore, delle specifiche contrattuali che seguono un determinato bene o servizio (appalti ecc. ecc.) fino ad arrivare ad individuare le tendenze di mercato.

Formazione: rileviamo uno scostamento tra l’enunciato dell’azienda e ciò che si manifesta nella realtà : lo strumento di formazione è L’AUTOFORMAZIONE fuori dall’orario di lavoro. Ribadiamo che questo modo di operare è assolutamente INACCETTABILE. Ricordiamo a tutti coloro che si occupano di gestione del personale che la formazione è anche un obbligo contrattuale oltre che un importante strumento di valorizzazione del personale.

Processo: la continua evoluzione e le innumerevoli mail di cambiamento, portano ad un’inevitabile rischiosità operativa a carico dei lavoratori. Per questa ragione, ribadiamo la necessità di attenersi scupolosamente agli ordini di servizio, per evitare segnalazioni da parte

 

di audit e/o eventuali provvedimenti disciplinari, in particolare durante le fasi a forte carico di lavoro come la fine anno.

Obiettivi / Valutazione: Nell’area sono state adottate valutazioni che si discostano dall’UPM ( Meet+ e Meet- ), sull’argomento abbiamo già intrattenuto l’azienda e la risposta ufficiale è che tali giudizi non esistono (!!!). Ad oggi non sono stati ancora attributi gli obbiettivi 2018. La valutazione del personale è un elemento contrattuale e va effettuata in maniera seria ed obiettiva senza indirizzarla secondo linee gaussiane preordinate. I criteri di valutazione devono essere condivisi durante i colloqui individuali (periodici durante l’anno) e non illustrati per sommi capi in riunioni tipo “American Style” in inglese. A tal proposito ricordiamo che art. 75 comma 3 del CCNL del credito dispone: “Il lavoratore/lavoratrice viene informato periodicamente circa il merito della valutazione professionale formulata dall’impresa e delle linee adottate dall’impresa stessa al fine di conferire trasparenza alle opportunità di formazione, allo sviluppo professionale ed ai criteri di valutazione professionale, e può chiedere chiarimenti al riguardo”.

Comunicazione: purtroppo c’è chi ritiene che qualche riunione in lingua inglese sia lo strumento ideale per coinvolgere il personale. Premesso che Unicredit Services è un’azienda di diritto italiano e che la lingua ufficiale del gruppo è l’italiano, sarebbe opportuno che il management si preoccupasse maggiormente che quanto illustrato sia pienamente capito da tutti e questo non può avvenire in una lingua che non sia quella madre della platea. Le relazioni umane e la conoscenza personale di tutti i lavoratori rivestono ancora una forte rilevanza nella comunicazione e su questo riscontriamo una carenza pressoché totale.

Consulenze: Siamo preoccupati della possibilità, vista la carenza di organico, di ricorrere al supporto di consulenti per attività del procurement. Ad oggi tali attività non sono appaltabili (vedi CCNL) a tale proposito chiederemo chiarimenti all’azienda.

Le OO.SS. hanno preso atto delle problematiche emerse e le riporteranno nelle sedi aziendali opportune continuando a tenere la situazione sotto controllo tempo per tempo. Anche nel Procurement, cosi come in tutta Unicredit Services, è evidente l’assenza di percorsi di crescita professionale chiari e condivisi. Le elevate responsabilità individuali devono avere riscontro al più presto nei riconoscimenti da parte dell’azienda.

Chiediamo che, come in tutte le riorganizzazioni, l’Azienda condivida il processo con i dipendenti e faccia leva sull’esperienza professionale dei colleghi: si deve interrompere l’abitudine dei manager subentranti di enfatizzare le inefficienze del precedente management al fine di valorizzare loro stessi!

Le RSA di Unicredit Services Milano

Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca – Unisin

Autore dell'articolo: Redazione

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